SHOAH: MESSAGGIO BOTTIGLIA AUSCHWITZ, FIGLIA RICONOSCE FIRMA

(ANSA-AFP) - STOCCOLMA, 29 APR - LA FIGLIA DI UNO DEI SETTEFIRMATARI DEL MESSAGGIO IN UNA BOTTIGLIA RECENTEMENTE RITROVATOAD AUSCHWITZ HA RICONOSCIUTO LA FIRMA DEL PADRE, UN CATTOLICOPOLACCO SOPRAVISSUTO AL CAMPO DI STERMINIO NAZISTA MA MORTOQUALCHE ANNO FA IN SVEZIA. "HO RICONOSCIUTO LA SCRITTURA", HA DETTO IRENE JANKOWIAK,RIFUGIATASI IN SVEZIA DOPO LA GUERRA, FIGLIA DI BRONISLAWJANKOWIAK, PRIMO DEI FIRMATARI DELLA LETTERA RITROVATA DURANTEDEI LAVORI IN UN EDIFICIO CHE FACEVA PARTE DEL CAMPO DIAUSCHWITZ-BIRKENAU. "E' LA SCRITTURA DI MIO PADRE. L'ABBIAMOMESSA A CONFRONTO CON VECCHIE LETTERE E ALTRE COSE SCRITTE NEL1945 IN UN'AGENDA INTIMA. SONO QUINDI SICURA AL CENTO PER CENTOCHE SIA SUA", HA DETTO IRENE JANKOWIAK. IL PADRE, NATO NEL 1926 A POZNAN E DEPORTATO AD AUSCHWITZ NEL1943, SOPRAVISSE E SI RIFUGIO' IN SVEZIA NEL 1945, DOVE HALAVORATO IN UNA FABBRICA DI MACCHINE DA SCRIVERE NEI PRESSI DIAATVIDABERG, NEL SUD DEL PAESE, E DOV'E' MORTO NEL 1997. IRENE,49 ANNI, E' STATA AVVERTITA DELLA SCOPERTA DEL MESSAGGIO. DOPO LA SCOPERTA IL MUSEO DI AUSCHWITZ HA DETTO DI SAPERE CHEDEI SETTE AUTORI DI QUEL MESSAGGIO (CINQUE POLACCHI, DUEFRANCESI) SOLO DUE SONO SOPRAVISSUTI. DI QUESTI IL FRANCESEALBERT VEISSID, 94 ANNI, E' ANCORA VIVO E ABITA VICINO AMARSIGLIA. TRA IL 1940 E L'INIZIO DEL 1945 AD AUSCHWITZ-BIRKENAU, INTERRITORIO POLACCO, I NAZISTI STERMINARONO CIRCA 1,1 MILIONI DIPERSONE, DI CUI UN MILIONE DI EBREI. LE ALTRE VITTIME FURONOSOPRATTUTTO POLACCHI NON EBREI, ZINGARI E PRIGIONIERI DI GUERRASOVIETICI. (ANSA-AFP).