18/03/09

Afghanistan - Foreste distrutte, a rischio il leopardo delle nevi

Taglio alberi e siccita' stanno cambiando il territorio
Roma, 18 mar. (Apcom) - Negli ultimi 20 anni e' scomparso il 90%
delle foreste della provincia orientale afgana di Nangarhar; lo
dicono esperti e funzionari locali, precisando che dei 134mila
ettari che ricoprivano 11 distretti oggi ne sono rimasti meno di
15mial. Le cause delle deforestazione - riferisce l'agenzia Misna
- appaiono molteplici: la siccita', ma soprattutto il traffico
illegale di legname, che continua nonostante dal 2006 una legge
vieti l'abbattimento degli alberi; a questo si aggiunge il taglio
per avere legna da ardere, non avendo gli abitanti altri mezzi
per riscaldarsi. Gli incendi sono un'altra causa della riduzione
degli alberi.
La deforestazione ha reso piu' fragile il terreno con serie
conseguenze in caso di piogge torrenziali per l'incidenza di
frane e slavine di fango che hanno provocato morti e danni non
solo a Nangarhar ma anche nelle province vicine di Kunar e
Laghman.
La distruzione delle foresta ha conseguenze gravi anche per la
fauna selvatica, in particolare per il leopardo delle nevi,
l'orso bruno asiatico e la pecora di Marco Polo che la abitano.
L'Onu sottolinea che negli ultimi sette anni non e' stato
stanziato alcun finanziamento nazionale o internazionale per la
conservazione delle foreste afgane.

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