VENEZUELA: VA IN CLANDESTINITA' EX CANDIDATO A PRESIDENZA

(ANSA) - CARACAS, 31 MAR - L'EX CANDIDATO DELL'OPPOSIZIONE
ALLA PRESIDENZA DEL VENEZUELA E SINDACO DI MARACAIBO, MANUEL
ROSALES, NON SI COSTITUIRA' ALLA GIUSTIZIA CHE, IN DICEMBRE, LO
HA INCRIMINATO PER PRESUNTO ARRICCHIMENTO ILLECITO PER
IRREGOLARITA' COMMESSE QUAND'ERA, TRA IL 2002 ED IL 2004,
GOVERNATORE DELLO STATO DI ZULIA. LO HA RESO NOTO OGGI OMAR
BARBOZA, DIRIGENTE DEL SUO PARTITO 'UN NUEVO TIEMPO'.
IL MINISTRO DELLA COMUNICAZIONE E DELL'INFORMAZIONE, JESSE
CHACON, GLI HA IMMEDIATAMENTE REPLICATO CHE TALE ATTEGGIAMENTO
"NON FA BENE AL VENEZUELA" E CHE "DEVE PRESENTARSI ALLA
GIUSTIZIA PER DIMOSTRARE LA SUA INNOCENZA".
IL 'CASO ROSALES' E' DA TEMPO AL CENTRO DEL CONTENZIOSO TRA
IL GOVERNO E L'OPPOSIZIONE. BARBOZA HA SOSTENUTO DI ESSERE
"VITTIMA DI UNA PERSECUZIONE INTIMIDATORIA E CODARDA" ED E'
PER QUESTO CHE, "ANCHE PER ASSICURARE LA SUA INTEGRITA'
FISICA", PERMANE IN CLANDESTINITA'. IL DIRIGENTE OPPOSITORE HA
COMUNQUE ASSICURATO CHE NON HA LASCIATO IL VENEZUELA, MA CHE
"PERMANE NELLO STATO DI ZULIA".
ROSALES E' STATO ACCUSATO IN DICEMBRE, POCO PIU' DI UN MESE
DOPO CHE IL PRESIDENTE HUGO CHAVEZ, ALLA TELEVISIONE, AVEVA
AVVERTITO CHE LO VOLEVA FAR ARRESTARE POICHE', A SUO DIRE, ERA
LEGATO AD UN COMPLOTTO PER UCCIDERLO. (ANSA).